Visto che la BIC italiana non ha mai risposto alle richieste degli studenti, abbiamo pensato di sottoporre la questione alla sede francese inviando la lettera appositamente tradotta ma anche in questo caso non si è avuta nessuna risposta, abbiamo allora interessato della vicenda il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori.
Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italy e Zero Waste Europe, sostiene con forza la richiesta diretta alla multinazionale BIC, per ottenere la produzione di penne a sfera il più possibile riciclabili e comunque più compatibili con l'ambiente, intrapresa da tempo dall'IIS "Giotto Ulivi" di Borgo San Lorenzo. Proprio stamani Rossano Ercolini ha scritto alla sede italiana della BIC la seguente lettera.
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da Centro Ricerca Rifiuti Zero <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>
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data 11 set 2019, 11:47
Purtroppo alla loro lettera, inviata il 31 maggio 2018 alla sezione italiana di BIC, non vi è stata risposta. Ci auguriamo e crediamo che ciò sia dovuto ad un disguido e non una semplice volontà.
Purtroppo la struttura stessa della popolare BIC, anche nella sua scomposizione, è impossibile da riciclare e quindi destinata a raccolta indifferenziata. Quindi, dal nostro punto di vista è classificabile come prodotto da Black list.
Crediamo sia fondamentale attivare percorsi alternativi, dato che ormai il nostro ambiente non può più permettersi di smaltire rifiuti plastici in modalità così scorretta.
Come Centro Ricerca Rifiuti Zero proviamo ad avanzare due proposte, con la speranza che esse possano essere prese in considerazione:
1. pensare e lavorare, anche con la nostra collaborazione, ad una sostituzione dei materiali di composizione della penna stessa, mirando a qualcosa di più eco-compatibile;
2. trasformare le penne in risorsa. Infatti, facendo una piccola ricerca siamo venuti a conoscenza che BIC in Gran Bretagna, già dal 2011, ha lanciato un programma di raccolta di penne usate (non solo del marchio) per trasformarle in beni utili per la comunità. Questa raccolta è stata fatta all'interno delle scuole, enti, società etc. in stretta collaborazione con l'associazione TerraCycle. Questa iniziativa, nata con lo scopo di sensibilizzare e compiere un'azione responsabile per l'ambiente, ha creato una vera e propria partnership alternativa, inserendo in questo percorso virtuoso non solo grosse aziende ma anche singoli cittadini.
Perchè non seguire lo stesso esempio anche in Italia?
Noi, come Centro Ricerca Rifiuti Zero e come associazione Zero Waste, ci rendiamo disponibili e volenterosi ad attivare, con la vostra collaborazione, un'azione così mirata.
Rimaniamo in attesa di un vostro riscontro.
Un saluto
Per il Centro Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori,
Rossano Ercolini
Presidente Zero Waste Italy, Zero Waste Europe,
Vincitore Goldman Environmental Prize 2013
Amina Santi
Responsabile campagna “Contro quella Doppia Sporca Sozzina” dei prodotti non riciclabili.
Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori
www.rifiutizerocapannori.it
Facebook: @rifiutizero